La Rabbia lavorativa, come riconoscerla

News · Settembre 29, 2017

SE IL LAVORO DIVENTA MOTIVO DI RABBIA

 

Manifestazioni di rabbia, insoddisfazioni e ostilità possono presentarsi in contesti lavorativi molto competitivi e diretti da un’organizzazione mal funzionante e da una leadership insensibile a cogliere i sintomi di tensione tra i collaboratori.
Ma come riconoscere la rabbia lavorativa?

 

LA RABBIA LAVORATIVA

La rabbia lavorativa può manifestarsi in varie forme, come scatti verbali imprevisti e offensivi, abusi di potere, atti vendicativi verso colleghi o collaboratori e, nel peggiore dei casi, mobbing. Molti tipi di situazioni lavorative possono alimentare la rabbia provata dai dipendenti, in particolar modo quelle estremamente stressanti, le quali non fanno altro che aumentare la reattività individuale ed abbassare la tolleranza verso la normale routine.

 

RABBIA LAVORATIVA, DA DOVE ARRIVA

Stress, insoddisfazione, insicurezza, tutti fattori importanti per lo sviluppo della rabbia lavorativa. Pensiamo ad un lavoratore nell’impossibilità di soddisfare le aspettative concordate in fase di assunzione: egli penserà o percepirà di aver subito una mancanza di rispetto, o addirittura una violazione delle promesse iniziali. Pensiamo, oppure, ad un clima lavorativo di arrivismo estremo, dove diplomazia e meritocrazia non sono previste; reali o percepiti, possono essere molti i motivi alla base della rabbia lavorativa.

 

RABBIA, UNA COMUNICAZIONE NON VERBALE

La rabbia, che è comunque un’emozione comune, si associa a pensieri ostili verso il mondo esterno e comporta un’attivazione psicofisiologica. Chi prova questa emozione ha una postura muscolare tipica, tiene i pugni stretti, può essere spesso afflitto da mal di testa, ha una voce incrinata e toni rabbiosi, cerca il litigio.

 

RABBIA LAVORATIVA, I RISVOLTI POSITIVI

Fortunatamente possono esserci anche conseguenze positive e risvolti inaspettati. Attraverso manifestazioni d’ira controllata si può lottare per affermare i propri diritti e ottenere i risultati sperati. In effetti, le manifestazioni di ira sono più frequenti in persone che hanno un ruolo importante in un’azienda, e che spesso sono costrette ad “alzare la voce” per far ascoltare non solo i propri diritti ed esigenze, ma anche quelli degli altri.

 

COME DIFENDERSI

Un’organizzazione, in generale, dovrebbe combattere contro i fattori scatenanti della rabbia lavorativa per far sì che non diventi vera e propria violenza; rifiutare categoricamente ogni atteggiamento estremamente ostile e non aperto al sano dialogo è di aiuto. Ricordiamo sempre di esaltare il valore della diversità, della differenza di pensiero, del confronto costruttivo e, in generale, della comunicazione.

 

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