IL WEB VISTO CON OCCHI DIVERSI (mica tanto diversi..) Parte 2/3

News · Settembre 13, 2019

LA TECNOLOGIA A SERVIZIO DELLA DISABILITÀ

Ci eravamo lasciati con questa domanda: come fa chi ha disabilità visive a interagire con pc e smartphone, leggere un testo, fare shopping on-line?

Per chi ha difficoltà visive c’è la possibilità di ingrandire gli elementi sullo schermo senza installare nulla ma semplicemente usando le funzionalità di Windows (solo per la versione 10, per le altre era necessario un add-on) e usufruire dei filtri colore.

Lo strumento fondamentale per chi ha gravi compromissioni della vista è lo screen reader, un software che analizza, filtra, interpreta il contenuto e lo restituisce sotto forma di audio. In questo modo verranno fornite all’utente informazioni contestualizzate secondo una logica di fondo. Le informazioni potranno poi essere restituite all’utente attraverso differenti modalità: la sintesi vocale e/o la riga Braille (tenetele a mente, più in là chiarirò i concetti).

Per il mondo del mobile Android e IOS lo screen reader è integrato e attivabile dalle impostazioni del device, mentre per Windows sono due i SW principali: NVDA (open source e gratuito) e Jaws (il primo nato, dal costo di 1000€ e al momento più stabile).

Lo screen reader per essere completamente affidabile ha necessità di leggere informazioni accessibili, per esempio se un’immagine non è etichettata correttamente a livello di codice lo screen reader non la rileverà, oppure la identificherà come immagine non meglio specificata. La voce che noi sentiamo e che ci descrive ciò che c’è sullo schermo è invece il sintetizzatore vocale, ma tali informazioni possono essere ritornate all’utente anche attraverso la riga/display Braille collegata via USB o Bluetooth, device che ho visto utilizzare con estrema naturalezza da Cristian e che permette, attraverso un sistema a 8 punti (i 6 classici + 2 per indicare la posizione del mouse, lettere maiuscole e caratteri speciali), di leggere le informazioni scansionate dallo screen reader.

riga Braille

Il suo limite è quello di non leggere le immagini e ovviamente è richiesto un certo impegno per imparare il codice; d’altro canto il solo utilizzo della sintesi vocale come Loquendo o Voice Over, evidenziano Cristian e Francesco, ha il rischio di non far percepire la grammatica corretta delle parole perché non sapendo il Braille “come le sento le scrivo”.

A differenza delle persone con gravi compromissioni visive, che hanno comunque una scelta dello strumento, la riga Braille rappresenta una vera connessione con il web e dunque con il mondo per le persone che hanno anche problemi uditivi.

Fino a qualche giorno fa avevo le idee un po’ confuse su che differenza ci fosse fra screen reader, sw di sintesi vocale e assistenti vocali come Alexa, Google Home, Cortana, Siri, ecc. Pensavo fossero più o meno la stessa cosa; in realtà gli assistenti vocali non leggono ciò che c’è su uno schermo come fa lo screen reader, ma eseguono una serie di istruzioni da input vocale, il cui risultato ci viene “detto” sempre tramite una sintesi vocale. In quest’ottica gli ipovedenti e i non vedenti utilizzano gli assistenti vocali esattamente come un utente normodotato, ma grande supporto e libertà viene fornita invece a chi ha problemi motori.

Per imparare a digitare correttamente e velocemente ai i bambini e i ragazzi ipovedenti, che sono destinati a perdere nel tempo la vista, Fabrizio insegna a utilizzare la classica tastiera senza guardare e utilizzando tutte le 10 dita fin da subito; ogni insieme di lettere è colorata in modo diverso e viene toccata con un dito assegnato per facilitare l’apprendimento.

tastiera

Buona parte delle operazioni che si fanno con il mouse sono possibili anche da tastiera, da qui la grande importanza che si conosca bene la posizione dei tasti, non solo per scrivere ma anche per muoversi nelle pagine.

Scopri come attivare VoiceOver sul tuo IPhone

Grandi passi avanti si sono fatti anche per le persone con gravi difficoltà motorie, aggiungendo allo screen reader le tecnologie di riconoscimento vocale come Dragon Dictate e switch a sfioramento o di prossimità.

Quelle citate sono solo alcune delle soluzioni presenti sul mercato, mercato che mi auguro possa proliferare nel prossimo futuro.

Chiariti quali possano essere i supporti tecnologici necessari per interagire con il pc, tendenzialmente di semplice installazione e a costi contenuti, va da sé che l’altro argomento da approfondire è come un developer con patologie visive possa operare nel lavoro di tutti i giorni, dove possa eccellere ed essere una risorsa e su che attività sia invece inefficace allocarlo.

È proprio di questo che potrete leggere nella terza e ultima parte dell’articolo..coming soon!

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